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ABC del camminare

Escursionismo e Trekking

I due termini vengono spesso utilizzati come sinonimi; in realtà escursione è “camminare a piedi per una giornata” mentre Trekking comporta “camminare per più giorni dormendo ogni volta in un luogo diverso in rifugio o tenda”.

I livelli di difficoltà dei percorsi

T(Turistica): passeggiata adatta a tutti per dislivello, lunghezza e tipo di suolo.
E (Escursione): per lunghezza (oltre 3 ore), dislivello (oltre 200 m), tipo di suolo richiede un certo allenamento
EE (Escursionista Esperto)= lunghezza, dislivello e tipo di suolo richiedono buon allenamento e buona esperienza di attività in montagna.

Equipaggiamento

E’ assolutamente fondamentale avere una scarpa comoda, per le passeggiate T può essere “tipo ginnastica” mentre per escursioni di livello E - EE e per il Trekking è necessaria una scarpa più tecnica, con la suola antiscivolo in Vibram (marchio giallo sotto la suola) o altro materiale analogo e la tomaia in Goretex, che tiene il piede asciutto isolandolo dall’acqua ma consentendo la traspirazione. Importante: scegliete una scarpa non troppo pesante, della giusta misura e soprattutto indossatela più volte prima di utilizzarla in escursione. Il piede non deve muoversi per evitare la formazione di vesciche o la rottura delle unghie.
L’abbigliamento deve essere comodo: pantaloni in cotone (camminando ci si scalda!) mentre per il busto ci si veste “a cipolla”, in modo da potersi coprire e scoprire facilmente secondo le necessità. Adatto il pile che isola dal vento, è idrorepellente e non pesa. E’ buona norma avere nello zaino calze e maglietta di ricambio. Negli ultimi anni si sono diffusi i tessuti sintetici tecnici, che asciugano rapidamente.
Lo zaino, di dimensioni adeguate: per una giornata si utilizza un formato da circa 30 l; è importante verificare la comodità e le possibilità di regolazione degli spallacci.
In Sardegna non abbiamo rilievi altissimi ma anche qui il tempo può cambiare all’improvviso, per cui è bene avere sempre l’equipaggiamento adatto: una mantella o una giacca impermeabile, pile e giacca antivento, guanti e cappellino.
Nello zaino è bene avere sempre l’occorrente per accendere il fuoco, un coltellino, una torcia, un fischietto, un paio di lacci o del cordino, un kit di pronto soccorso, un telo termico, un piccolo asciugamano, buste in plastica in cui custodire i capi di abbigliamento per evitare che si bagnino in caso di pioggia e una busta in cui raccogliere i rifiuti da riportare a casa. Ormai gli zaini sono attrezzati con telo coprizaino che protegge in caso di pioggia.
Nello zaino metteremo anche acqua (almeno 1 l d’inverno per 1 giornata, per aumentare a 2 in periodo primaverile e 2,5/3 l in estate) e il cibo necessario. Ognuno conosce le proprie necessità ed abitudini, ma sicuramente è buona norma mantenersi “leggeri” per non avere difficoltà nel camminare. E’ consigliabile avere cioccolata e/o frutta secca per una ricarica energetica veloce.

Comportamento


Fare escursionismo nella linea dell’ecoturismo significa entrare in natura in modo rispettoso, da ospiti osservatori dell’ambiente in cui ci troviamo. Adottiamo allora alcuni accorgimenti che ci consentiranno di godere appieno dell’attività.
•    Camminiamo con passo leggero, facendo il minor rumore possibile
•    Non alziamo il volume della voce, ma anzi osserviamo il silenzio, specie quando stiamo per raggiungere una sella o per affacciarci in una zona aperta: sarà più facile avvistare i selvatici
•    Ascoltiamo le voci dell’ambiente in cui ci troviamo: l’acqua che scorre, le foglie mosse dal vento, i canti degli uccelli, i versi degli altri abitanti

•    Non raccogliamo fiori né piante, soprattutto se si tratta di specie protette

•    Non tagliamo funghi se non li consumeremo e non facciamo raccolte indiscriminate 
•  Camminiamo sul sentiero o sulla pista: il calpestio ne facilita la conservazione ed evita che scompaiano alcune specie botaniche, di piccole dimensioni e di interesse conservazionistico 

•    Chiudiamo i cancelli se li apriamo per passare
•    Evitiamo di disperdere greggi al nostro passaggio
•    Non calpestiamo le dune
•    Spegniamo con cura il fuoco e non accendiamolo dove e quando non è consentito
•    Bruciamo sul posto (quando possibile) o portiamo via la carta igienica utilizzata in caso di necessità
•    Non lasciamo rifiuti di nessun tipo, neanche organici (bucce di frutta, etc) per le seguenti ragioni: 
a) uno studio realizzato in alcuni parchi europei ha accertato che le aree in cui l’uomo sosta e abbandona cibo, diventano attraenti per i selvatici che vi si radunano e entrano più facilmente in contatto tra loro, trasmettendosi con maggiore frequenza malattie infettive. 

b) I resti organici manipolati dall’uomo contengono batteri e virus innocui per l’uomo che possono non esserlo per i selvatici

c) i nostri alimenti non si trovano in Natura e possono non essere adatti per il metabolismo dei selvatici; inoltre non è buona

pratica abituare i selvatici ad alimentazioni artificiali

d) se troviamo un luogo in cui sono presenti rifiuti (anche organici) istintivamente lo evitiamo: perché lasciarne noi?
e) raccogliamo i rifiuti che troviamo e portiamoli via: è una buona pratica con alta valenza educativa per tutti

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